La ZAI studiata dal Politecnico di Milano
Sarà proprio questo il primo scalino di un percorso pluriennale. Nei prossimi mesi, infatti, gli studenti del terzo anno di Scienze dell'architettura, che seguono il corso di Progettazione urbanistica e ambientale, si cimenteranno in progetti di studio calati sul territorio, offrendo risposte innovative e approfondendo il loro percorso di studi. Mediante esercitazioni, visite, incontri e seminari, i frequentanti del corso avranno modo di sviluppare precise attività legate al Comune lupatotino, concentrandosi sull'area produttiva.
«Anche con questa convenzione, che segue quella siglata ieri con l'Università di Verona, avviciniamo il mondo dell'Università al nostro territorio - sottolinea il sindaco Federico Vantini -. àˆ nostra ferma convinzione che il patrimonio delle Università vada sfruttato al massimo: da qui deriva la scelta politica di usare le competenze esistenti. Con questo percorso, che vogliamo far crescere nei prossimi anni, ampliandolo anche ad altri Atenei, il Comune intende fare da cassa di risonanza delle eccellenze e favorire la circolazione delle idee. Il rapporto avviato con il Politecnico si inserisce nell'ottica di una collaborazione gratuita, che sarà utile nella programmazione dei processi urbanistici: i risultati di questi studi saranno presentati pi๠avanti anche alla cittadinanza».
«Questo accordo quadro tra le due istituzioni si articola in tre fasi: quella didattica, che vedrà San Giovanni Lupatoto come palestra di lavoro per i nostri studenti; quella divulgativa, che porterà fuori dall'Università temi di interesse; quella di ricerca, che svilupperà azioni congiunte su progetti mirati (tirocini formativi, censimenti, laboratori di tesi...) - spiega il professor Carlo Peraboni, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano -. Il contenitore è stato creato: di anno in anno andremo a programmare le attività in un calendario; ora partiamo con la riqualificazione degli spazi urbani, contestualizzando l'attività didattica nella contemporaneità ».
Saranno i 43 studenti del corso di Progettazione urbanistica e ambientale a studiare la ZAI lupatotina, un'area di quasi 19 chilometri quadrati, eterogenea nelle funzioni e nella produttività . «Tra gli allievi c'è una buona componente di studenti stranieri, che porteranno un contributo differente nei modi di vivere gli spazi e le attività produttive - spiega la docente Chiara Lanzoni -. Lavorare sulla ZAI è una scelta obbligata, per la necessità di riqualificare con strumenti nuovi l'esistente, ma anche un'opportunità per gli studenti di approfondire grandi tematiche».
L'obiettivo condiviso tra le parti è di arrivare entro la primavera del 2014 con una serie di attività svolte e con un prospetto di quelle da attuare.