Bicigrill: si riconsidera la Casa Bombardà 

Apprendiamo che il Sindaco Federico Vantini, durante un recente incontropubblico, ha affermato che l'amminsitrazione comunale sta valutando delle alternative, compresa la Casa Bombardà , rispetto al progetto di bicigrill in zona Porto.

Esprimiamo la nostra soddisfazione per questa possibilità  che potrebbe cancellare definitivamente il progetto elaborato dall'amministrazion ecomunale e portare ad una riconsiderazione del punto di ristoro e appoggio per le biciclette alla Casa Bombardà . Avevamo criticato fin dall'inizio il progetto di costruzione al Porto in particolare per collocazione, funzionalità  e dimensioni.

Infatti il progetto dell'architetto Bertini prevede una struttura che impegna 338 metri quadrati di superficie coperta funzionale destinata all'attività  di ristorante, riservnadone solo circa 60 mq alle vere e proprie attività  legate all'uso della bicicletta. Con la realizzazione di altri elementi accessori, verranno occupati un totale di 6.000 mq. Per intenderci all'incirca tutta la zona a destra tra la sbarra di accesso e l'inizio della pista ciclopedonale.

Il pericolo è anche quello di un richiamo per il traffico automobilistico per i fruitori del ristorante, creando problemi con via vai di auto, visto il difficile accesso alla zona, e cancellando tra l'altro i risultati ottenuti con la chiusura al traffico veicolare nei fine settimana. Potrebbe venire messo in ginocchio il delicato equilibrio naturale con persone che attualmente frequentano il luogo esclusivamente a piedi ed in bicicletta per la tranquillità  che lo caratterizza.

La nostra proposta è di riprendere il progetto della Casa Bombardà , anche se spiace apprendere che il finanzioamento regionale di 67.000 euro sia andato perduto, perchè avrebbe una superficie pi๠consona allo scopo dichiarato, con un semplice punto di ristoro e assistenza per ciclisti e pedoni, oltre che come appoggio per le visite del Parco di Pontoncello. Come ricordava il sindaco è poi al crocevia di due importanti percorsi ciclopedonali: l'argine dell'Adige e il percorso delle Risorgive, oltre ad essere molto vicino al ponte ciclopedonale che dovrebbe realizzare Enel Green Power sulla diga. Infine il luogo ci sembra pi๠adatto perchè decentrato e avvicinabile anche dalle auto, senza intaccare la ciclabilità  e pedonalità  dei percorsi.