NO ALL'AUTOGRILL AL PARCO ALL'ADIGE
Bastano alcuni dati per capire: la struttura impegna 338 metri quadrati di superficie coperta funzionale destinata all'attività di ristorante, riservnadone solo circa 60 mq alle vere e proprie attività legate all'uso della bicicletta. Con la realizzazione di altri elementi accessori, verranno occupati un totale di 6.000 mq. Per intenderci all'incirca tutta la zona a destra tra la sbarra di accesso e l'inizio della pista ciclopedonale.
E' evidente che un tale progetto puಠessere definito uno scempio, una esagerazione urbanistica ingiustificata che cambierà in modo drasticamente negativo l'utilizzo di uno dei luoghi pi๠cari ai lupatotini.
Non solo: a nostro avviso il luogo sarà , prima o poi, un richiamo per il traffico automobilistico per i fruitori del ristorante, creando problemi con viavai di auto, visto il difficile accesso alla zona, e cancellando tra l'altro i risultati ottenuti con la chiusura al traffico veicolare nei fine settimana. Verrà messo in ginocchio il delicato equilibrio naturale con persone che attualmente frequentano il luogo esclusivamente a piedi ed in bicicletta per la tranquillità che lo caratterizza.
Altro elemento di criticità , come evidenziato anche recentemente dalla stampa, è il possibile inquinamento dell'area dovuto a scarichi di lavorazione della Bario e Derivati.
Chiediamo quindi che l'Amministazione comunale abbandoni questo progetto dannoso, lasciando inalterata e chiusa al traffico la zona del Porto, e rivaluti la ristrutturazione della casa Bombardà , già finanziata dalla Regione per 67.000 euro ed incomprensibilmente abbandonata.
Tale soluzione avrebbe una superficie pi๠consona allo scopo dichiarato, con un semplice punto di ristoro e assistenza per ciclisti e pedoni, oltre che come appoggio per le visite del Parco di Pontoncello. La casa Bombardà sarebbe poi al crocevia di due importanti percorsi ciclopedonali: l'argine dell'Adige e il percorso delle Risorgive, oltre ad essere molto vicino al ponte ciclopedonale che dovrebbe realizzare Enel Green Power sulla diga. Infine il luogo ci sembra pi๠adatto perchè decentrato e avvicinabile anche dalle auto, senza intaccare la ciclabilità e pedonalità dei percorsi.
Non essendoci, allo stato attuale, alcuna certezza in Comune circa l'apporto di una fondazione, poco possiamo dire in concreto su questo tema. Prendiamo atto della volontà espressa da questa Fondazione di effettuare una donazione a favore dei lupatotini, e di questo ringraziamo. Sollecitiamo l'amminsitrazione comunale a procedere tramite bando all'assegnazione della gestione della struttura, nel quale sia elemento importante l'inserimento di attività a favore dei meno fortunati.
Ricordiamo che l'intervento non riveste carattere d'urgenza e, vista la delicatezza del tema, necessita di un pi๠largo coinvolgimento dei lupatotini e delle associazioni ambientaliste del paese.
Cordiali saluti.
San Giovanni Lupatoto, lì 26 novembre 2014
Impegno Civico
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