Giornata di una comunità  in montagna (e a tavola)

Il sei giugno ci siamo trovati (chi non era in ferie) ai Gaspari, ospiti di Roberto. E' stata una bella giornata, vicini alla natura ed alle cose semplici. Abbiamo discusso, anche di politica, parlato, mangiato e bevuto, scambiato ricordi ed opinioni, riso, pensato al futuro. Ma sopratutto abbiamo consolidato legami personali, perchà© la nostra utopia è ricreare partendo dal quotidiano, anche da quelle che sembrano piccole cose, una comunità . I tempi sono difficili, ma forse la crisi, non solo economica, che stiamo vivendo puಠessere terreno propizio a un cambio di mentalità , di priorità , rafforzando il dono, la gratuità , la relazione, la creatività , il bello contro la meschinità  ed il mero interesse personale.

«L'uomo —scrive Marcel Mauss nel suo Saggio sul dono — è stato per lunghissimo tempo diverso, e solo da poco è diventato una macchina, anzi una macchina calcolatrice». Nonostante questa trionfale ascesa dell'homo oeconomicus globalizzato, l'Occidente ha progressivamente riscoperto alcune «isole» di dono protette dalla mercificazione: dal volontariato, alle economie informali della post-crescita o "decrescita" direttamente detta, fino alle varie forme di ricostruzione comunitaria e tradizionale, dove i rapporti umani e sociali sono fondamentali.

Così, il ritrovarsi tra amici per un obiettivo comune, scambiarsi le esperienze nell'associazionismo, nel volontariato, nella Politica stessa, vista come servizio alla propria gente, ci ha fatto fare un passo avanti.