Teatro Astra: Sogno di una notte di mezza estate
CANTIERI INVISIBILI regia di Mario Gonzales
Il Sogno di Shakespeare è una delle commedie pi๠rappresentate, o forse sarebbe meglio dire una delle pi๠riscritte, perchà© si puಠcredere o no a fate e spiritelli del bosco, ma di certo non occorre credere ai miti: il mito è esperienza universale di un aspetto della vita che ognuno vive in modo unico, personale. E i miti che il Sogno intreccia parlano, tra l'altro, d'innamorati e innamoramento.
Il Sogno è ridicola angoscia, incarnazione del sentimento di mistero di fronte all'inafferrabilità e alla superiorità delle passioni; ci facciamo beffe degli
innamorati,
incapaci a nostra volta, nell'innamoramento, di vedere ciಠche gli
altri vedono chiaramente, di distinguere amore, possesso, gelosia e
orgoglio, almeno fino al risveglio, a battaglia finita, una battaglia
dove abbiamo dato tutto e nella quale non ci riconosciamo pià¹. E se non
si puಠscampare ai sogni, almeno possiamo e dobbiamo tener vivo uno
sguardo sognante sulla realtà , lo sguardo stupito di chi sa gioire delle
cose sbagliate, se fatte con sincerità e zelo, come Teseo di fronte ai
comici. Il Sogno non è solo fuga, ma essenza stessa del quotidiano: il
Sogno è rischio, fantasia, stupore e meraviglia.