Rotonde a misura di pedoni e ciclisti
 Apprendiamo
dai media che a breve una parte importante dei soldi incassati dalle
multe comminate agli automobilisti verranno “investiti” nella
realizzazione di due nuove rotonde nella zona di Pozzo e
probabilmente a breve in un’altra rotonda alla fine di via
Vendramini. La somma impiegata, secondo i nostri calcoli, potrebbe
aggirarsi al milione di euro. Ci preme ricordare che:
1.
La legge, ed in particolare il codice della strada, indica che il 50%
degli incassi provenienti dalle multe DEVE
essere
investito in interventi a favore della mobilità dolce;
2. Le
rotonde spesso diventano un’ostacolo invalicabile per ciclisti e
pedoni o, in altri casi, diventano comunque zone molto pericolose
perchè prevedono molti possibili punti di “contatto” tra auto e
ciclisti;
3. La
rotonda spesso è una finta soluzione al problema del traffico: si
pensa di renderlo più scorrevole, ma alla fine, essendo comunque un
incentivo all’utilizzo dall’auto, finisce con aumentare il
traffico stesso. Le colonne di auto che, nelle ore di punta, arrivano
lungo le due direttrici principali da Verona (Borgo Roma e Palazzina)
fino alle rotonde “del Lupo” e del “Galassia” ne sono una
testimonianza;
Esprimendo
quindi i nostri dubbi sull’utilizzo così spinto di questa tecnica
costruttiva (tra l’altro molto costosa) e auspicando di vedere
invece una vera e più ampia politica a favore dei mezzi ecologici
(mezzi pubblici, biciclette e pedoni), chiediamo almeno che
le nuove rotonde siano costruite a misura di pedoni e ciclisti e
che quindi prevedano tutti gli accorgimenti possibili per rendere
sicuri gli attraversamenti quali:
corsie ciclabili; attraversamenti rialzati; continuità verso le
ciclabili esistenti; continuità dei marciapiedi;
Auspichiamo
inoltre che le nuove realizzazioni possano prevedere anche interventi
per creare nuovi percorsi ciclopedonali in modo da permettere a
ciclisti e pedoni di raggiungere in sicurezza alcuni importanti
attrattori che ci sono nella zona quali la piscina, la pista di BMX,
località Comotto, le scuole e la farmacia di Pozzo.
Sarebbe
inoltre auspicabile, per quanto possibile, modificare le rotonde
esistenti in modo da introdurre elementi di sicurezza per pedoni e
ciclisti, come per esempio è stato recentemente fatto nella rotonda
presso il pastificio Rana, collegando con passaggi ciclopedonali via
Marinai d’Italia con la nuova ciclabile che arriva in via
Vendramini.
Alberto
Bottacini
Amici della
Bicicletta
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