Scuola Pindemonte: quale futuro?

Durante l'incontro tenuto dall'amministrazione comunale il 14 gennaio 2015 al centro culturale è stato affrontato l'argomento della scuola Pindemonte.

Come già  recentemente in consiglio comunale il sindaco Federico Vantini ha ricordato come: «A inizio mandato ci siamo trovati a dover affrontare la situazione critica delle vecchie scuole Pindemonte, non pi๠fruibili a causa dei danni provocati dal terremoto del maggio 2012. Crediamo di aver dato delle buone risposte nell'emergenza spostando gli alunni alla scuola Cangrande, usufruendo poi anche del recente ampliamento».

Sul futuro della scuola il sindaco ha sottolienato come si stiano facendo delle valutazioni che non riguardano solo i bambini della Pindemonte, ma l'intero paese: «Una città  come San Giovanni Lupatoto non puಠavere una biblioteca angusta e limitata negli spazi come quella attuale. C'è bisogno di una nuova biblioteca e di un nuovo polo culturale che siano collocati in centro paese e che oltre a dare nuovi spazi per la lettura diventino anche una piattaforma sociale, un luogo di incontro e di scambio per i lupatotini. La biblioteca deve sorgere in centro: l'opportunità  di utilizzare la scuola Pindemonte, oggi inagibile, potrebbe essere idonea a questa soluzione». C'è poi da tenere conto che il Governo ha approvato uno sblocco del patto di stabilità  per 2,5 milioni di euro legato al fatto che sia una scuola, quindi forse una parte dell'edificio potrà  mantenere una destinazione didattica.

Alcuni membri del Comitato Genitori della Cangrande e Pindemonte hanno sottolineato che a loro avviso il tempo sta passando senza che vi sia non solo un progetto, ma nemmeno una visione di quello che si vuole fare. Sui bambini pesa sempre pi๠la coabitazione in un'altra scuola, con spazi che sono ormai ristretti. Il Comitato ha chiesto poi chiarezza circa lo sblocco dei soldi, di cui già  100 mila euro erano spendinili nel 2014. Il sindaco ha assicurato che tali somme non sono perse e che preferisce procedere con calma per fare un buon intervento, piuttosto che sbagliare sulla spinta della fretta.


SONDAGGIO SULLA DESTINAZIONE DELLA SCUOLA

Si inserisce nel dibattito anche il gruppo Liberi & Forti, che con Marco Taietta afferma:

«Ha avuto un esito positivo, in termini di partecipazione, l'iniziativa di "Liberi e Forti" dedicata al futuro della Pindemonte. Dopo aver lanciato un sondaggio on line, sulla pagina facebook del gruppo, abbiamo invitato i nostri concittadini a dire la loro sul futuro della scuola, chiusa da 2 anni a causa del terremoto dell'estate 2012. La proposta di "Liberi e Forti" è quella di creare un Polo Formativo: ospitare aule per la didattica, con un'adeguata sistemazione sismica, e creare contestualmente un nuovo centro culturale, con una biblioteca degna di una città  di 25.000 abitanti, biblioteca che anche nel 2014 si è attestata al primo posto in tutta la provincia, per numero di lettori serviti e prestito testi. Questo grazie alla bravura del bibliostaff, dei volontari di Liberaidea che tengono aperta la biblioteca il mercoledì sera e alla sete di cultura dei nostri concittadini. Il nostro sondaggio, che ha valore puramente simbolico, ha avuto questo riscontro: al banchetto allestito durante la mattinata di domenica 11 dicembre hanno votato in 166 persone, 74 hanno espresso una preferenza per il Polo Formativo (scuola + biblioteca), 54 per la sistemazione sismica immediata e la riapertura della scuola, 42 per la nuova biblioteca al posto della scuola. Buona anche la partecipazione al sondaggio on line, che si sta concludendo in queste ore.  

Speriamo che questa mobilitazione possa "smuovere" l'amministrazione. Ciಠche ci preoccupa è che nel 2015 la Pindemonte torni a vivere, grazie anche alle nuove disponibilità  in bilancio derivanti dall'autovelox, e alle risorse messe a disposizione dal Governo con il decreto scuole, che per il 2015 ha previsto siano utilizzabili circa 400.000 euro, sbloccandoli dal patto di stabilità , e già  per il 2014 una cifra di 100.000 euro. Con l'occasione chiediamo all'amministrazione come siano state utilizzate quelle risorse. Non vorremmo che a causa dell'instabilità  amministrativa causata dall'azzeramento della Giunta voluto dal Sindaco, fossero andati persi».