Trettene: il drone per la sicurezza, un altro spot disatteso

Ricorderete che nei mesi scorsi l'ex sindaco Federico Vantini annunciಠl'idea di acquistare o noleggiare un drone in funzione della sicurezza del territorio.

Il 7 luglio 2015, il giorno stesso della caduta, l'amministrazione comunale ha deliberato di dare indirizzo al dirigente competente di noleggiare 'un "drone" per cinque interventi finalizzati all'analisi aerea di zone oggetto di criticità  di natura edilizia, ecologica e geologica'.

E il tanto strombazzato uso in funzione di sicurezza?

Anche Vantini si è dovuto rendere conto della realtà  dei nostri dubbi sulla possibilità  di sorvolare a piacimento il terriorio comunale per monitorarlo in funzione della sicurezza, riprendendo quartieri e zone agricole, abitazioni, veicoli e persone, perchè tale uso è prima di tutto condizionato dalla normativa sulla privacy.


Cosa diversa sono interventi puntuali e programmati, dalla durata limitata, per sorvolare ad esempio aree dove si sopetta vi sia stato un abuso edilizio.

Riteniamo si possa intervenire a livello comunale, anche se spesso solo per tentare di tamponare una situazione creata a livello nazionale, con un maggior controllo del territorio, senza mirabolanti annunci come quello del nostro ex sindaco che alla prova dei fatti non sono realizzabili.

Ecco alcune nostre proposte in tema di sicurezza:

1) tavolo tecnico sulla sicurezza, che cerchi di coordinare le azioni sul territorio comunale, estendendo anche la collaborazione ai comuni limitrofi. Inoltre si dovrebbe valutare la funzionalità  e posizione delle telecamere ed eventualmente decidere di acquistarne delle nuove in funzione di videosoreglianza. Stesso studio per l'illuminazione pubblica. Importante poi anche il ruolo educativo della scuola e di monitoraggio dei fenomeni di bullismo e disagio giovanile.

2) Riattivare il progetto 'Notte sicura' proprosta qualche anno fa da Alleanza Nazionale lupatotina che prevedeva tra le altre cose il controllo puntuale da parte di un istituto di vigilanza nella notte dei luoghi di maggior interesse nel comune, un monitoraggio notturno del territorio con pattuglia e la possibilità  per cittadini e commercianti di installare telecamere e sistemi di sicurezza collegati alla centrale operativa a prezzi agevolati, anche grazie all'intervento del comune.

3) Attivare il "Controllo del Vicinato", promuovendo la sicurezza urbana attraverso la solidarietà  e la partecipazione tra i cittadini, allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà  e le persone. Non si tratta di ronde, ma della collaborazione tra vicini applicando un protocollo di mutua assistenza (sostegno ai vicini anziani e soli, ritiro della posta in caso di assenza, sorveglianza reciproca delle case, ecc.). In ogni quartiere i cittadini individuano tra loro un coordinatore che collabora con le forze dell'ordine segnalando situazioni inusuali e/o comportamenti sospetti.

Si tratta di una sistema utilizzato dagli anni '60 nei paesi anglosassoni e ormai diffuso in molti comuni italiani, sopratutto in Toscana, Lombardia e Veneto, compresi alcuni comuni veronesi. Il Controllo di Vicinato ha anche l'intento di costruire uno spirito comunitario nuovo, utile a rafforzare il senso di sicurezza e pi๠generalmente il senso civico dei propri cittadini. Le stesse forze dell'ordine hanno bisogno della comunità  per poter essere ancora pi๠efficaci nel punire comportamenti anti-sociali.

A settembre organizzeremo un incontro per informare i cittadini in maniera dettagliata su queste ed altre proposte che hanno l'intento di aumentare la soglia di attenzione ed il controllo del territorio perchè quello alla sicurezza è un diritto che va garantito a tutti i lupatotini.

FDI-AN

Michele Trettene