Il sindaco Zerman: La salute dei lupatotini non ha prezzo

di Fabrizio Zerman,

sindaco di San Giovanni Lupatoto


La salute della popolazione non ha prezzo, perciಠnon puಠessere barattata con delle semplici compensazioni economiche o ambientali. Anche in questi giorni, durante la commissione provinciale, l'Agsm - l'ente cittadino che gestisce Ca' del Bue - ha confermato che l'inceneritore sarà  ristrutturato, che sarà  riaperto e che brucerà  i rifiuti provenienti da fuori Verona perchà© quelli prodotti in città  e in periferia non basteranno. Io, a nome dell'intero Consiglio comunale e, quindi, della cittadinanza, ho ribadito la contrarietà  di San Giovanni Lupatoto alla riattivazione dell'inceneritore poichà© è vicinissimo alla abitazioni.

Ad oggi, la scienza non è in grado di garantire che i fumi che usciranno dai camini non saranno nocivi per la salute ed anzi l'atteggiamento prevalente da parte degli studiosi è quello della prudenza, proprio per mancanza di certezze. Tutti ricordiamo l'esempio dell'amianto che per anni è stato ritenuto innocuo e poi si è scoperto essere altamente cancerogeno. Coloro che vogliono realizzare l'impianto di smaltimento sostengono che sarà  innocuo, salvo dichiarare come ha fatto il presidente dell'Agsm che non abiterebbe mai sotto l'impianto.

Io ho espresso la viva preoccupazione di tutto il Consiglio comunale e della popolazione di San Giovanni Lupatoto e la ferma opposizione alla riapertura dell'inceneritore, facendo appello alle coscienze di coloro che prendono le decisioni. Anche i sindaci di San Martino Buon Albergo e Zevio sono molto preoccupati. Per fermare l'inceneritore abbiamo sfilato in corteo assieme a migliaia di persone che non abitano a San Giovanni Lupatoto e torneremo in piazza se necessario.

Sbaglia l'Agsm a dare degli ultimatum ai Comuni che si oppongono a Ca' del Bue: "trattate, così otterrete maggiori ritorni economici e mitigazioni ambientali". L'inceneritore potrebbe restare spento se fosse ulteriormente rafforzata in tutto il Veronese la raccolta porta a porta dei rifiuti che a San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo e Zevio è praticata dalle famiglie e aziende con un risultato vicino all'80 per cento di differenziazione. Se, alla fine, l'Agsm si assumerà  la responsabilità  di riattivare comunque Ca' del Bue, il Comune di San Giovanni Lupatoto pretenderà  un monitoraggio quotidiano dei fumi dell'impianto di smaltimento.

Nel contempo, appellandoci al principio della cautela, chiediamo alle parti coinvolte di fermarsi finchà© sono in tempo, perchà© se un giorno risultasse che gli inceneritori provocano danni alla salute, come si rapporterebbero con la propria coscienza coloro che nonostante siano stati avvertiti hanno comunque voluto l'impianto?

Uniamo le forze di tutti, di ogni colore politico per fare pressione in Consiglio provinciale e regionale affinchà© venga cambiato il Piano regionale dei rifiuti e venga sostituito l'inceneritore con un impianto di trattamento a freddo che è pi๠economico e che soprattutto non compromettono la salute.