Cà  del Bue: replica dei tre sindaci ad Agsm

"In recenti dichiarazioni l'azienda cittadina Agsm - gestore dell'inceneritore dei rifiuti di Ca' del Bue che sarà  ristrutturato e riaperto - ha dichiarato di condividere con le amministrazioni comunali di San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo e Zevio - i cui territori sono vicinissimi all'impianto di smaltimento - le preoccupazioni sulla tutela della salute della popolazione. L'Agsm, perà², dovrebbe evitare di propagandare relazioni dalla stessa Agsm commissionate. Le preoccupazioni dei cittadini delle tre amministrazioni comunali non meritano di essere smorzate da relazioni sostenute da tecnici di parte. Meglio, piuttosto, un confronto tra le parti, come accade ad esempio nella commissione mista - a cui partecipano sia Agsm sia i tre Comuni - per verificare il cosiddetto punto zero, cioè i valori attuali di terra, aria e acqua attorno a Ca' del Bue. Nella commissione mista le preoccupazioni delle tre amministrazioni comunali sono tenute in grande considerazione, anche perchà© sostenute da tecnici altrettanto preparati che difendono i tre paesi", commentano il sindaco di San Giovanni Lupatoto Fabrizio Zerman, di San Martino Buon Albergo Valerio Avesani e di Zevio Paolo Lorenzoni.

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"Le caldaie e i caminetti, sostiene l'Agsm, inquinerebbero pi๠dell'inceneritore. E' sufficiente un'osservazione per rispondere all'Agsm: le caldaie e i caminetti restano accesi appena tre mesi l'anno, l'inceneritore resterà  accesso dodici mesi l'anno, per 24 ore al giorno per tutta la vita nostra, vostra, dell'intera cittadinanza. Le caldaie e i caminetti emettono fumi controllabili, mentre dall'inceneritore potrebbe fuoriuscire di tutto.� L'inceneritore emetterà  7-800 tonnellate al giorno di fumi a cui andranno aggiunte le altre 3-400 tonnellate al giorno di ceneri. Inoltre non ci vengano a dire che a Ca' del Bue saranno bruciate soltanto 600 tonnellate di rifiuti al giorno, perchà© è stato dichiarato che verranno riaccesi anche i vecchi forni già  presenti, portando la quantità  totale della combustione a 1200 tonnellate al giorno per tutta la vita nostra, vostra, dell'intera cittadinanza. Le nostre preoccupazioni verranno ribadite ancora una volta� durante il Consiglio comunale - che sarà  aperto agli interventi degli ospiti e del pubblico - che si terrà  sabato 11 dicembre 2010, alle 10, a Zevio, a cui sono stati inviati gli enti coinvolti da Ca' del Bue, a cominciare dalla Regione, Comune di Verona, Agsm, comitati e associazioni, compresa Legambiente", continuano Avesani, Lorenzoni e Zerman.��

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"Le tre amministrazioni comunali di San Martino Buon Albergo, Zevio e San Giovanni Lupatoto non si limitano a protestare, ma portano avanti azioni concrete grazie all'introduzione e al successivo potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti. Ciಠha contribuito a rendere i propri cittadini dei cittadini virtuosi nella promozione del riuso dei rifiuti, tanto quanto i pi๠avanzati Stati europei. Se la raccolta porta a porta dei rifiuti mantenesse le attuali percentuali vicine anche all'80 per cento - come già  avviene a Zevio, San Giovanni Lupatoto e San Martino Buon Albergo - aggiunte a quelle di altri Comuni veronesi, risulterebbe inutile la riattivazione dell'impianto di smaltimento. Quali immondizie dovrebbero bruciare a Ca' del Bue se la divisione e il riciclo dei rifiuti, cioè il loro riutilizzo industriale, non lasciassero, appunto, rifiuti nei Comuni?", aggiungono Lorenzoni, Zerman e Avesani.

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"Percio, l'Agsm dovrebbe promuovere e propagandare, a maggior ragione, degli studi sulla realizzazione del Polo ambientale integrato a Ca' del Bue - tanto sollecitato dai Comuni di San Martino Buon Albergo, San Giovanni Lupatoto e Zevio - per la separazione e il conseguente reimpiego industriale dei rifiuti in modo da salvaguardare terra, aria, acqua, cioè la salute della popolazione. Sarebbe opportuno che l'Agsm presentasse un piano economico relativo al Polo ambientale integrato in modo da confrontarlo con quello dell'inceneritore", concludono Zerman, Avesani e Lorenzoni.

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