Perchè è terminato il mercatino

L'annunciata fine del mercatino dell'antiquariato ha visto l'intervento deciso dell'ex vice sindaco Daniele Turella, che parla di lavoro buttato al vento: "Sono orgoglioso di aver avuto l'idea di istituire il Mercato dell'Antiquariato, un evento che una volta al mese, animava la piazza e aveva riflessi positivi sull'economia locale. L'abbiamo istituito in via sperimentale per verificare se fosse stato accolto positivamente dai lupatotini". Turella ricorda che con la caduta della amministrazione comunale: "Il Piano delle aree mercatali comportava decisioni di carattere politico, come ad esempio l'istituzione del mercato di Raldon, che certo non credo abbia voluto prendere il Commissario o gli uffici. Quindi, il Mercato dell'antiquariato scompare perchà© da sei mesi non sono pi๠Assessore al commercio: questa è una oggettiva constatazione di fatto".

Interviene sulla questione Michele Trettene, coordinatore lupatotino di Fratelli d'Italia AN: "Spiace che questa esperienza, che ha fatto vivere una domenica al mese il centro del paese, termini. Quello che non ci sentiamo invece di condividere sono i toni demagogici di chi parla di tempo buttato al vento e di danno ai cittadini, e chi incolpa la burocrazia. Spiace che chi ha già  pi๠volte, e con pi๠'colori', amministrato il nostro comune non si renda conto che la legge vada rispettata. La c.d. fase sperimentale già  di per se era al limite, ora bisogna procedere con i modi di legge come previsto dalla Regione Veneto. Nessun bastone tra le ruote della burocrazia, anzi crediamo si sia fatto il possibile per arrivare al termine del 31 dicembre 2015, peraltro già  stabilito dalla giunta Vantini.

Sul fatto poi che il mercatino non abbia comportato dei costi per il comune ci chiediamo chi abbia pagato l'energia elettrica e le pulizie e se vi sia stata una riduzione della tariffa di occupazione del suolo pubblico riservata alla organizzatrice. Una valutazione deve poi essere fatta sul futuro del mercatino alla luce del forte calo di presenze degli espositori, molti dei quali lamentano una tariffa troppo alta da parte della associazione che gestisce il mercatino".

Arriva la replica di Daniele Turella: Fossi rimasto in carica, avrei introdotto alcuni correttivi per aumentare il numero di visitatori. Dal punto di vista della tariffa di occupazione del suolo pubblico, mi risulta che sia stata applicata quella prevista per questo tipo di manifestazione. Per la corrente elettrica: per Fratelli d' Italia il costo per accendere alcune lampadine una volta al mese sui banchetti è eccessivo di fronte ai benefici che portava il mercato? La ritengo un'impostazione sbalorditiva e assai limitata, che rimarca la totale assenza di una visione politica di crescita per il nostro paese!

Chiude la polemica Michele Trettene: "Vorremmo dire a Turella che parla di lungimiranza, che se avesse fatto le cose per bene forse ora non saremo a questo punto e che non accettiamo lezioni di 'visione della crescita del nostro paese' da chi è riuscito a farsi mandare a casa dalla sua stessa maggioranza".

Sulla questione si è espresso anche il Commissario dott. Alessandro Tortorella: "Con delibera di Giunta Comunale n. 237 del 18 settembre 2014 era stato approvato lo spostamento del mercatino dell'antiquariato, del collezionismo e dell'artigianato creativo, presente in piazza Umberto I, alla 3^ domenica di ogni mese, affidandone contestualmente in via sperimentale la gestione all'Associazione ArteAnima. Con successiva delibera di Giunta Comunale n. 47 del 3 marzo 2015 era stato prorogato sino al 31 dicembre 2015 lo svolgimento del mercatino in via sperimentale, "[…] nell'attesa che siano definiti gli atti ed i procedimenti burocratici per l'approvazione definitiva delle modifiche apportate da parte del competente Servizio della Regione Veneto […]".