Taietta: Un regalo dal 2016, no a Cà  del Bue

L'inceneritore di Ca' del Bue, cancellato dall'elenco delle opere strategiche dal Governo, deve chiudere i battenti.

"Proprio in questi giorni, stiamo osservando un ping pong di dichiarazioni tra il presidente di Agsm, Fabio Venturi, e l'assessore regionale all'ambiente, Giampaolo Bottacin. Nodo del contendere, i dati relativi alle tonnellate di rifiuti da smaltire", afferma Marco Taietta, già  assessore Pd, "i  numeri dicono chiaramente che non c'è bisogno di un nuovo impianto, in particolare l'inceneritore che come lupatotini ci ritroviamo a due passi dalle nostre case. Il livello di smaltimento rifiuti, con l'obiettivo del 76% di differenziata, in alcune zone del Veneto (es: Treviso), ha già  superato la soglia dell'80%. Non c'è bisogno di attivare nuovi impianti.

Il messaggio è molto semplice: differenziata si, Ca' del Bue noL'emendamento, presentato dal Pd durante l'approvazione del nuovo Piano rifiuti, puntava proprio a questo risultato, e se ne stanno vedendo i frutti: obiettivo della Raccolta differenziata anno 2020 al 76%, e previsione che gli inceneritori siano due (quelli già  in funzione di Padova e Schio) e non tre, un vero e proprio assist a chi è contrario a Ca' del Bue, un sostegno alla lotta dei lupatotini contro il mostro. La strada da percorrere, per evitare che Ca' del Bue entri in funzione, passa proprio da un aumento della raccolta differenziata, cosa che i lupatotini fanno in maniera virtuosa, da anni. Tocca all'amministrazione comunale di Verona dimostrare di essere in grado di aumentare i livelli di differenziata, accantonando definitivamente la volontà  di riattivare l'inceneritore."

Tra i firmatari dell'emendamento, l'ex consigliere regionale Franco Bonfante, che si esprime così sulla vicenda: " Le ultime notizie riferite dalla sottosegretaria all'ambiente del governo Barbara Degani e confermate dall'Assessore regionale Bottacin ci dicono che la nuova bozza di decreto Governativo non contiene pi๠l'impianto veronese fra i siti strategici per lo smaltimento dei rifiuti in caso di emergenza. Ora ognuno vuole prendersi i meriti: sta di fatto che prima tutti accusavano il governo per l'inserimento e se oggi non c'è pi๠si dia almeno atto che è una scelta positiva del governo, alla quale ha contribuito in modo determinante il PD. Ora la disputa si è spostata sulla questione se Ca' Del Bue si farà  comunque. A mio parere in realtà  l'inceneritore "mai nato" non sarà  pi๠realizzato, poichà© i due inceneritori e le discariche esistenti nella nostra Regione sono pi๠che sufficienti per smaltire la totalità  o quasi dei rifiuti veneti, a maggior ragione dopo l'approvazione dell'emendamento del PD che porta al 76% l'obiettivo di raccolta differenziata entro il 2020. Infatti, leggendo le dichiarazioni di Tosi e Venturi, si capisce che il loro vero obiettivo oggi è cercare di coinvolgere la Regione nel risarcimento a favore della ditta Urbaser, aggiudicataria dell'appalto di riconversione del vecchio impianto."