Fine di Mercatiamo: di chi la colpa?

Reazioni alla notizia che MercatiAmo, il mercato dell'antiquariato, vintage e artigianato, che si svolge ogni terza domenica del mese, finirà  il 31 dicembre 2015. Daniele Turella, già  presidente del consiglio con sindaco Fabrizio Zerman (centro destra) e vice sindaco e assessore al commercio con sindaco Federico Vantini (centro sinistra), che nel 2014 ha avviato l'iniziativa, non ha usato mezzi termini definendolo 'un altro danno' e parlando di 'tanto lavoro buttato al vento'.

Sulla questione arriva il comunicato stampa del Commissario straordinario dott. Tortorella: 'Con delibera di Giunta Comunale n. 237 del 18 settembre 2014 era stato approvato lo spostamento del mercatino dell'antiquariato, del collezionismo e dell'artigianato creativo, presente in piazza Umberto I, alla 3^ domenica di ogni mese, affidandone contestualmente in via sperimentale la gestione all'Associazione ArteAnima. Con successiva delibera di Giunta Comunale n. 47 del 3 marzo 2015 era stato prorogato sino al 31 dicembre 2015 lo svolgimento del mercatino in via sperimentale, "[…] nell'attesa che siano definiti gli atti ed i procedimenti burocratici per l'approvazione definitiva delle modifiche apportate da parte del competente Servizio della Regione Veneto […]". Il 10 dicembre 2015 l'Associazione ArteAnima ha chiesto una proroga per l'anno 2016 della gestione del "MercatiAmo". Malgrado il buon riscontro in termini di presenza degli espositori e del pubblico non è stato possibile prorogare la "sperimentazione", perchà© non corrisponde alle indicazioni legislative della Regione Veneto (L.R. 6.4.2001, n. 10). Infatti ogni modifica definitiva del piano dei mercati deve essere approvata dalla Regione Veneto nei modi di legge; purtroppo non è stato quindi pi๠possibile sostenere il carattere "sperimentale" dell'iniziativa, dopo oltre un anno di attività '.

Quello che sembra di capire è che la scadenza del mercatino al 31 dicembre 2015 era già  stata fissata dalla giunta Vantini, di cui Turella era vice sindaco. Altro elemento è che la forma 'sperimentale' così come si è venuta a sviluppare non corrisponde alle indicazioni legislative della Regione, e quindi non si puಠparlare di mancato rinnovo, ma bensì di rispetto della normativa da parte degli attuali amministratori comunali.

Ricordiamo che il mercatino, realizzato e gestito dall'associazione ArteAnima, sembra senza alcun costo ed incasso per le casse comunali, è partito nell'ottobre del 2014, toccando all'inizio punte di quasi 200 banchi di espositori, scemando nell'estate scorsa fino a meno di qualche decina. Vi è stata poi una ripresa in autunno verso il periodo natalizio. Alcuni espositori spiegano la disaffezione verso il mercatino di San Giovanni nel costo troppo alto e nella mancanza di organizzazione, ad esempio di un bagno pubblico. Alessandra Passerini, coordinatrice di ArteAnima, dopo aver parlato di vanificazione di tanto lavoro svolto per offrire agli espositori un'opportunità  di lavoro su una nuova piazza e per far conoscere l'iniziativa al pubblico, così spiega su facebook: 'Il vero problema? La gente acquista poco e molti espositori non vengono pi๠perchà© il pubblico non acquista... e cercano pi๠fortuna in altre zone. Questo fa "impoverire" il mercato. Da quello che sento è un periodo difficile ovunque'.