Bicigrill: forse si cambia idea

«L'amminsitrazione comunale sta valutando delle alternative, compresa la Casa Bombardà , rispetto al progetto di bicigrill in zona Porto. La progettualità  iniziale voleva valorizzare il nostro Parco all'Adige, che è una gemma conosciuta solo dai lupatotini, creando una struttura all'inizio del parco stesso che potesse essere di attrattiva per molti cittadini. Questa opportunità , legata anche all'intervento di un privato, è sfumata. Per questo stiamo rivalutando la possibilità  della Casa Bombardà  che si troverebbe al crocevia di due importanti percorsi ciclopedonali: l'argine dell'Adige e il percorso delle Risorgive, oltre ad essere molto vicino al ponte ciclopedonale che dovrebbe realizzare Enel Green Power sulla diga».

Questo quanto dichiarato dal sindaco di San Giovanni Lupatoto Federico Vantini in conclusione dell'incontro pubblico tenutosi il 14 gennaio 2015 al centro culturale.

Esprime soddisfazione il gruppo Impegno Civico che fin dall'inizio aveva criticato l'idea del bicigrill come proposto dall'amministrazione comunale: «Fa sicuramente piacere questo spiraglio che potrebbe portare il punto di ristoro alla Casa Bombardà . Avevamo criticato il progetto di costruzione al Porto in particolare per collocazione, funzionalità  e dimensioni. Infatti il progetto dell'architetto Bertini prevede una struttura impegna 338 metri quadrati di superficie coperta funzionale destinata all'attività  di ristorante, riservnadone solo circa 60 mq alle vere e proprie attività  legate all'uso della bicicletta. Con la realizzazione di altri elementi accessori, verranno occupati un totale di 6.000 mq. Per intenderci all'incirca tutta la zona a destra tra la sbarra di accesso e l'inizio della pista ciclopedonale. Il pericolo era anche quello di un richiamo per il traffico automobilistico per i fruitori del ristorante, creando problemi con viavai di auto, visto il difficile accesso alla zona, e cancellando tra l'altro i risultati ottenuti con la chiusura al traffico veicolare nei fine settimana. Verrà  messo in ginocchio il delicato equilibrio naturale con persone che attualmente frequentano il luogo esclusivamente a piedi ed in bicicletta per la tranquillità  che lo caratterizza. La nostra proposta è di riprendere il progetto della Casa Bombardà , anche se spiace apprendere che il finanzioamento regionale di 67.000 euro sia andato perduto, perchè avrebbe una superficie pi๠consona allo scopo dichiarato, con un semplice punto di ristoro e assistenza per ciclisti e pedoni, oltre che come appoggio per le visite del Parco di Pontoncello. Come ricordava il sindaco è poi al crocevia di due importanti percorsi ciclopedonali. Infine il luogo ci sembra pi๠adatto perchè decentrato e avvicinabile anche dalle auto, senza intaccare la ciclabilità  e pedonalità  dei percorsi».