Taioli: se non c'è maggioranza, dignitose dimissioni

Pubblichiamola trascrizione dell'intervento del consigliere Remo Taioli durantel'ultimo consiglio comunale del giorno 29 dicembre 2014 relativamentealle variazioni di bilancio (al momento del voto Taioli è uscitodall'aula):

Vedo chel'aria si è un poco surriscaldata e quindi è il momento dell'acquafresca. Voglio dire due cose: la prima sul fatto che questoprovvedimento è diventato un provvedimento di giunta e non èpassato come assestamento in consiglio comunale. Anch'io sonoconvinto che sia un assestamento, non ho la competenza dell'avvocatoGastaldello, perಠcredo che lo sia per le somme che venganoimpegnate, per il numero di mofiche e cambiamenti che vengono fatti equindi viene risistemato un bilancio, quindi con un assestamento dibilancio. Non portarlo in consiglio comunale quando c'era il tempo,secondo me non è stata una buona cosa perchè è stata tolta alconsiglio comunale la possibilità  di esprimersi su come potevanoessere spesi questi soldi, per dire quale poteva essere la soluzionemigliore, tenendo conto anche delle opposizioni. Credo che il sindacoavrebbe dovuto fare l'esatto opposto di quello che ha fatto, cioèanche se ci fosse stata una variazione vera di bilancio, avrebbedovuto portarla in consoglio comunale in modo che, vista lasituazione di criticità  che c'è, tutti potessero dire la loro, equindi che ci fosse un maggior coinvolgimento anche delleopposizioni. Non avrei avuto paura se fossi stato io il sindaco aportarlo in consiglio comunale, avrei fatto l'opposto, l'avreiportato, avrei parlato con le opposizioni ed avrei detto: 'ci sono unmilione e mezzo di euro da spendere? Troviamo la soluzione miglioreper spenderli nell'interesse dei cittadini'. Quindi avrei fattoesattamente l'opposto, per cui su questo provvedimento voterà²contro, perchè è una questione di metodo, che a mio parere è statosbagliato completamente.

Non firmerà²il provvimento di Gastaldello (esposto alla Corte dei Conti. Ndr)perchè credo che la politica locale abbia bisogno di essere un pocopi๠tranquilla e meno aggressiva. Ritengo anche che andare in cercadi giudici sia l'estrema ratio, ma che pi๠delle colte i giudiciabbiamo altro da fare e non si interessino di queste cose. Non perchènon mi fidi di quello che ha detto Gastaldello, l'ho detto ancheprima e lo ripeto: mi fido tantissimo perchè so che è competente econosco la persona da molto tempo e so che è una bravissima persona.Perಠcredo che arrivare per via giudiziaria a risolvere i problemisia il modo pi๠sbagliato che ci possa essere a livello locale.

Perಠèchiaro che a questo punto c'è una situazione veramente tragica otragicomica. Tragica perchè vediamo che ci sono due blocchi pi๠omeno equivalenti, anzi preponderante quello dell'opposizione, inconsiglio comunale dove gli ultimi consigli non vanno da nessunaparte perchè si entra, si sta qua qualche minuto, si prendono degliaccordi e si va via e si ritorna dopo tre giorni. L'ultima settimanadell'anno praticamente la passiamo qua, nelle sere libere, non misembra che sia proprio il massimo. Queste cose qua bisognava farleprima prima della fine dell'anno. E' una situazione che non puà²andare avanti perchè è chiaro che crea confusione nelle persone,crea malanimo tra di noi, e questo non va bene per nessuno, ne per lamaggioranza che per l'opposizione.

Credo cheognuno di noi dovrebbe fare un esame di coscienza, io me lo sonofatto, e capire perchè noi ci troviamo qua. Ci troviamo qua perchèognuno di noi, tutti, a partire dal sindaco che è la persona che hamaggiori responsabilità , abbiamo il dovere di fare l'interesse deicittadini e quindi non il nostro interesse, non l'interesse delnostro partito, della nostra coalizione, del nostro gruppo o dellanostra civica, ma l'interesse dei cittadini. Questo esame dicoscienza secondo me lo devono fare sia i consiglieri dioppossizione, ma anche quelli di maggioranza, tutti lo devono fareperchè se vogliamo ritrovare il bandolo della matassa dobbiamoripartire da qua, dalla nostra coscienza e cercare qual'è lasoluzione migliore per San Giovanni Lupatoto, non per il PartitoDemocratico o la Lega o chicchessia, ma per i cittadini di SanGiovanni Lupatoto, che hanno dato delle indicazioni, che volevano chela politica andasse in un certo senso ed che adesso invece siritrovano con una maggioranza che non è pi๠in grado di governarenel modo pi๠completo. Secondo me aveva ragione prima GiuseppeStoppato quando ha detto questi due gruppi contrapposti tendono afare il braccio di ferro e ognuno cercare di gestire l'altro gruppo.Le minoranza dicono: noi siamo in 9 se andiamo via non si faconsiglio comunale. Va be... lo fai tre giorni dopo. Il sindaco dice:io porto dei provvedimenti che sono condivisibili, ed è anche veroper alcuni, non questo punto, ma altri si, e se non li votano se neassumono la responsabilità . Sia un gruppo che l'altro cercano diprevaricare, con una situazione evidentemente non c'è unamaggioranza in grado di gestire la politica amministrativa di SanGiovanni. Credo che i cittadini in una situazione dle genere, cosìdi bilancia che non pende ne da una parte che dall'altra, siano gliunici che ci rimettono. E invece questo non è possibile, bisognatrovare una soluzione ed io credo che la soluzione, e l'ho dettoanche l'altra volta e lo ripeto, debba essere una soluzione politica.Politica nel caso che il sindaco voglia andare avanti perchè ritienedi poter avere i numeri per amministrare San Giovanni. Deve ritorvarela sua maggioranza, deve i numeri, altrimenti non si va da nessunaparte. Deve fare probabilmente anche lui qualche passo indietro, devefare un esame di coscienza, vedere dove ha sbagliato oppure dove haavuto qualche mancanza nei confronti di tre consiglieri che sonousciti e quindi cercare di ritrovare una posizione di maggioranza chepossa permettere senza prevaricazioni di amministrare il paese. Sequesto non succederà , penso che non ci siano ulteriori soluzioni:l'ultima e unica soluzione è quella delle dimissioni perchèaltrimenti si va a fare del male ai cittadini e al paese. Quindi aquel punto se non si riesce a trovare una maggioranza in grado digovernare non restino che delle dignitose dimissioni.