Convegno sulla realizzazione del bicigrill

Si terrà  il 19 novembre al Centro Culturale un convegno sul progetto dell'amministrazione comunale di costruire un Bicigrill al Porto all'Adige organizzato dal gruppo San Giovanni Città  Democratica. Corrado Franceschini così commenta «Come consiglieri non ci è stata data la possibilità  di approfondire il progetto e dunque mi rimangono grossi interrogativi ed esprimo alcuni timori su questa operazione: mi auguro che non ci siano meri fini commerciali dietro questa iniziativa spiegata come un'opportunità  lavorativa per giovani diversamente abili; l'impatto sull'area Parco all'Adige speriamo sia sostenibile da un punto di vista ambientale, il bar secondo me dovrà  essere raggiunto solo in bici o a piedi... non vorrei trovassimo in futuro un via vai di auto che parcheggiano al Porto; i proventi ricavati da questa attività , che spero sia solo bar e non ristorante, saranno in parte devoluti alla causa di aiuto alle varie associazioni di volontariato che si occupano di integrazione sociale dei soggetti diversamente abili; non è chiaro che ruolo avrà  il Comune in questa operazione e come saranno regolati i rapporti tra ente locale e ATI che gestisce la struttura. (modalità  di gestione, tempi del contratto, controllo del servizio...); il bicigrill puಠessere un punto di riferimento per il percorso ciclabile che porta a Zevio - Belfiore, oppure S. Martino B.A., il problema è che l'anello dell'Adige è incompleto proprio nella parte riguardante Verona in zona Pestrino, in particolare nel nostro comune, tra la strada Gerrette in zona canale Milani e la pista ciclabile dorsale del paese che a sua volta non è collegata con la zona Porto all'Adige. Da sottolineare che nel piano triennale delle opere pubbliche di San Giovanni non è stato previsto questo completamento».

Sull'argomento era intervenuto anche Impegno Civico spiegando come seppur l'idea di un bicigrill fosse giusta, il posto individuato non è idoneo:

«Nutriamo perಠperplessità  sulla scelta del luogo e su alcune caratteristiche del progetto che è stato proposto, per quanto a nostra conoscenza: intacca un luogo già  molto frequentato e caratteristico; è inacessibile alle auto se non attraverso zone che ora sono a basso traffico (il gestore privato del bicigrill sarà  disponibile a lasciarlo così?); l'eventuale accesso delle auto andrebbe ad intaccare il sistema pedonale stesso (e quindi vi è la nostra contrarietà  al riaprire l'accesso e la sosta alle auto); non dispone di un vero e proprio parcheggio scambiatore, per le auto con bici al seguito; la struttura proposta ci sembra troppo grande ed impattante; infatti, anche se lo spazio sembra ampio, già  adesso in alcune occasioni (vedi festa "de le Boche") risulta appena sufficiente;

Come conseguenza dei dubbi illustrati, preferiamo come bicigrill, il restauro della casa Bombardà , scelta supportata anche questi altri motivi: c'è già  (o c'era) un contributo della Regione di 60.000 euro; si puಠrestaurare un edificio storico molto importante, conosciuto e caro ai lupatotini (ci sembra il restauro della torre dell'acquedotto sia stato un successo); il luogo ci sembra pi๠adatto perchè decentrato e avvicinabile anche dalle auto, per permettere l'accesso intermodale senza intaccare la ciclabilità  e pedonalità  del percorso stesso (da via Pontoncello); con l'auspicio che venga realizzato il progetto di ciclopedonale lungo il canale raccoglitore, la casa Bombardà  sarebbe proprio al crocevia di due importanti percorsi ciclopedonali: l'argine dell'Adige e il percorso delle Risorgive; sarebbe molto vicino al ponte ciclopedonale che dovrebbe realizzare Enel Green Power sulla diga; fornirebbe un buon servizio e punto di appoggio anche per le visite del Parco di Pontoncello; sarebbe facilmente raggiungibile anche da altre zone quali Pontoncello, Santa Maria di Zevio, Campagnola e Raldon; creerebbe un nuovo "luogo", lasciando al Porto le funzioni attuali, già  di successo e molto equilibrate, alle quali si è arrivati non senza difficoltà  (ricordiamo il divieto di accesso alle auto per la domenica e l'esperimento abbandonato dei barbecue)».