Vantini revoca la Giunta comunale

«Scuoti l'albero e vedi quali frutti cadono...». così commentava nella tarda serata di giovedì 6 novembre 2014 su Facebook il sindaco di San Giovanni Lupatoto Federico Vantini dopo aver firmato in giornata il provvedimento con cui vengono revocate agli assessori le deleghe loro assegnate. L'azzeramento della giunta, fatto inatteso e in qualche modo drammatico, non si puಠdire che arrivi in un panorama politico lupatotino sereno. Nelle ultime settimane vi sono state le dimissioni dei due capigruppo di maggioiranza Corrado Franceschini e Diego Todeschini e la conseguente dura presa di posizione di tutte le opposizioni.

«Come nel gioco del calcio, alla fine del primo tempo ci si ritrova negli spogliatoi per tracciare un bilancio della partita: anche per la nostra amministrazione, giunta a metà  mandato, è arrivato il momento di fare una verifica a tutto campo della squadra che finora ha governato per poter dare ulteriore slancio all'azione amministrativa, anche oltre il 2017 - dice il sindaco Federico Vantini -. àˆ fisiologica a questo punto una verifica degli obiettivi raggiunti in due anni di amministrazione per affrontare in modo ancor pi๠incisivo le sfide e portare avanti i progetti che la città  sta aspettando. La maggioranza è compatta e pronta a un rilancio dell'azione di governo».

Le prime reazioni arrivano sempre nella serata di giovedì, sempre tramite facebook dove in maniera molto pacata alcuni assessori lasciano trasparire amarezza per l'accaduto.

La domanda che molti si pongno è: cosa ha spinto il sindaco a questa azione così dirompente? Secondo alcuni alla base di tutto vi sono i rapporti ormai guastati con alcuni assessori, secondo altri si tratta di una mossa, conseguenza delle dimissioni dei due capigruppo, per riportare ad un livello di sicurezza i numeri della maggioranza in consiglio comunale. Ricordiamo che l'opposizione conta 6 consiglieri, a cui potrebbero unirsi, almeno su alcuni provvedimenti, altri due voti dei fuoriusciti, arrivando a 8. La maggioiranza da 11 è passata a 9 e con un solo voto di scarto il percorso in consiglio comunale potrebbe essere piuttosto pericoloso. Così una delle tesi per spiegare l'accaduto è la necessità  di liberare posti in giunta e in maggioranza per permettere l'entrata dell'ex sindaco Remo Taioli, ora all'opposizione, dopo essere stato determinante per l'elezione di Vantini a sindaco e dopo essere stato ripagato con una esclusione dalla maggioranza stessa.