Acque Veronesi sugli allagamenti di via Madonnina

«Il sindaco la smetta di sfruttare per fini elettorali e per la sua visibilità  i problemi e i disagi di cittadini e commercianti lupatotini dovuti a eventi atmosferici eccezionali. Nessuna responsabilità  di Acque Veronesi, il sindaco non conosce neanche le leggi. La gestione delle acque piovane spetta infatti proprio a lui». Così Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi, la società  consortile che gestisce il servizio idrico integrato in 75 comuni della provincia scaligera, replica alle dichiarazioni del primo cittadino che nei giorni scorsi aveva criticato l'operato della società , colpevole secondo lo stesso, di non effettuare gli interventi necessari alla rete fognaria cittadina. La settimana scorsa un temporale di eccezionale entità  aveva provocato importanti allagamenti nella via centrale del paese, via Madonnina, producendo inevitabili disagi per i negozianti della zona e residenti. Acque Veronesi, ricordando di aver investito negli ultimi anni nel comune lupatotino circa 3 milioni di euro in impianti di fognatura e depurazione, sottolinea che la normativa in materia di servizio idrico e nello specifico della gestione delle acque meteoriche (articolo 39, commi 7 e 11 del piano di tutela delle acque della Regione Veneto), stabilisce che le amministrazioni comunali sono i gestori della rete di raccolta delle acque meteoriche e che spetta a loro 'formulare normative urbanistiche finalizzate a ridurre l'incidenza delle superfici urbane impermeabilizzate ed eliminare progressivamente il recapito delle acque piovane pulite nelle reti fognarie, favorendo viceversa la loro infiltrazione nel sottosuolo'. Inoltre, recenti autorevoli pareri di enti nazionali accreditati hanno confermato che il sistema di raccolta, allontanamento e trattamento delle acque piovane è di competenza e onere dei comuni e non fanno parte del servizio idrico integrato. Il convogliamento delle acque meteoriche alla reti fognarie cosiddette bianche, la loro manutenzione ordinaria e straordinaria, la pulizia delle caditoie e di pozzetti, sono tutte attività  che riguardano, anche a livello economico, le singole amministrazioni. Per quanto concerne i disagi verificatisi in occasione del nubifragio dei giorni scorsi che ha provocato allagamenti in via Madonnina, Acque Veronesi era già  intervenuta nel recente passato effettuando numerosi interventi di manutenzione straordinaria, come la pulizia della sezione interna delle condotte otturata dalle radici di alberi. E' stata inoltre avviata una progettazione per la realizzazione di un dispositivo di sfioro sulla rete fognaria in questione, capace di scaricare nella fossa Sagramosa le portate di acque meteoriche in eccesso. Il costo dell'intervento è stimato in 165 mila euro e la sua realizzazione, come previsto dal 'Programma quadriennale degli interventi di Acque Veronesi', approvatoa grande maggioranza nello scorso mese di aprile dall'Assemblea del Consiglio di Bacino Veronese (composto da 97 sindaci dell'Ato veronese) è programmata nel 2017. La società  incontrerà  comunque l'amministrazione di San Giovanni Lupatoto per valutare insieme possibili tempistiche diverse. «Dov'era il sindaco mentre veniva approvato il piano degli interventi del suo comune? Fanno bene i cittadini lupatotini a lamentare l'inerzia della loro amministrazione. Il loro primo cittadino, forse amareggiato dalla mancata investitura in quel di Bruxelles, non perde occasione per andare sui giornali in cerca di visibilità , infischiandosene delle necessità  dei suoi concittadini - afferma Mariotti - Del resto, è troppo impegnato a fare selfie con la Moretti o a postare su Facebook i suoi 'Icebucket'».

Fonte: Ufficio Stampa Acque Veronesi