Poesie nel dì di domenica: Dylan Thomas

Il celebrato critico e poeta Herbert Read scrisse: " Dylan Thomas? Fu l'ultimo dei romantici , autore tragicomico della poesia pi๠assoluta del nostro tempo", lui, Dylan Marlais Thomas, poeta e drammaturgo era nato nel Galles, a Swansea, il 27 ottobre 1914 ed era morto, alcolizzato a New York il 9 novembre 1953, a trentanove anni. La moglie e compagna di vita e trasgressioni, Caitlin, in un'intervista dichiarà²: " Non è stata data sufficiente enfasi sull'alcol, non solo alla fine, ma anche all'inizio: l'alcol divorಠtutti i nostri soldi e le nostre esistenze". Lui, di sicuro, come i veri poeti non sognava di andare in pensione scrivendo : "Non andartene docile in quella buona notte,/vecchiaia dovrebbe ardere e infierire quando cade il giorno;/ infuria, infuria contro il morire della luce.//E tu, padre mio, là  sulla triste altura io prego,/ maledicimi, benedicimi con le tue fiere lacrime, / non andartene docile in quella buona notte./ Infuria, infuria contro il morire della luce". Ci sono risonanze cosmiche e pesante umanità  nei suoi scritti, definito portatore di un "nuovo romanticismo", si rifiuto al "classicismo" e all'intellettualismo per amare profondamente il suono delle parole. Era adorato, pi๠che amato, e aveva davanti un destino di gloria perenne, prima che una tragica e voluta morte troncasse il suo cammino, in quel 1953 scriveva alla moglie: "Stravinskij ci attende entrambi , ad Hollywood per la prossima estate. Scriveremo insieme un libretto d'opera; il grande direttore sta facendo costruire uno studio apposta per noi due , in giardino. Vivremo qui e saremo per sempre ricchi e famosi".  Dylan Marlais Thomas sarà  ricordato questa domenica 23 marzo, nell'ambito della rassegna "Poesie nel dì di domenica" organizzata dal Comune di San Giovanni Lupatoto. L'appuntamento à© a Casa Novarini, Centro Culturale lupatotino, alle ore 17. Ingresso libero, accompagna le poesie il maestro Graziano Guandalini, le recita Ugo Brusaporco