'Casanova da Venezia, sempre in viaggio'

Venerdì 2 luglio 2010 alle ore 21, presso la storica cornice del cortile di Palazzo Bottagisio di Villafranca, de-Ze-de Associazione per la Cultura e lo Spettacolo presenta "Casanova da Venezia, sempre in viaggio".

Con la scrittura drammaturgica di Andrea de Manincor, la consulenza storica di Francesca Zerman, le coreografie di Barbara de' Nucci, la regia della stessa de' Nucci e di Andrea de Manincor, lo spettacolo inserito nell'ambito della rassegna "Farsatirando", pone al centro della scena ideale un personaggio "sciupafemmine" - all'apparenza - il seduttore veneziano Giacomo Casanova interpretato da Andrea de Manincor.

All'apparenza, sempre all'apparenza, un uomo assai poco rispettoso dei veri sentimenti, della vera forza e della fragilità  insieme, delle donne che ha sedotto, alcune per lui fondamentali interpretate nello spettacolo di de - Ze - de da Rossella Spedale:

Negli anni della maturità , Giacomo Casanova cerca disperatamente il ritorno definitivo nella natia Venezia. Questo " viaggio nei luoghi delle donne" è lungo, comicamente periglioso e, soprattutto, in prossimità  dell'approdo, sconvolgente. Infatti, nel tentativo ancora di far valere la propria ars amatoria, e la propria capacità  seduttiva, Casanova finisce irretito nelle spire di capelli della propria madre, l'attrice Zanetta Farussi, che, arcigna e invecchiata, lo sottoporrà  a un fuoco di fila di domande, appunti caustici e ironie nei confronti di un mito che sfiorisce dinnanzi all'inevitabile passare del tempo: l'unica donna con cui Casanova avrà  un confronto e uno scontro totali sarà  proprio la madre che vendicherà  un poco tutte le donne vittime della faciloneria e della spregiudicatezza del figlio libertino.

Lo spettacolo di de-Ze-de si serve della figura di un narratore, interpretato da Stefano per raccontare il destino di tutti quegli uomini che si credono potenti e grandi, ma che in realtà  non riescono a stabilire reali e durature relazioni con il prossimo, con l'altro da sà© e, filosoficamente, col femminino.

All'apparenza, sempre all'apparenza, un uomo assai poco rispettoso dei veri sentimenti, della vera forza e della fragilità  insieme, delle donne che ha sedotto e di cui ci ha raccontato nelle sue "Memorie" (un po' pomposamente definite da Giacomo stesso "Histoire de ma Vie"). il non pi๠giovanissimo Casanova, alla ricerca disperata del buon ritiro nella sua natia Venezia, incontra immagini di donne, chissà  quanto spesso sognate, agognate, desiderate ma forse assai raramente possedute; giovani che non s'abbandonano nelle sue braccia, donne anche mature che non avvertono il suo fascino irresistibile. Questo " viaggio nei luoghi delle donne" è lungo, comicamente periglioso e, soprattutto, in prossimità  dell'approdo, sconvolgente. Infatti, nel tentativo ancora di far valere la propria ars amatoria, e la propria capacità  seduttiva, Casanova finisce irretito nelle spire di capelli della propria madre, l'attrice Zanetta Farussi, che, arcigna e invecchiata, lo sottoporrà  a un fuoco di fila di domande, appunti caustici e ironie nei confronti di un mito che sfiorisce dinnanzi all'inevitabile passare del tempo: l'unica donna con cui Casanova avrà  un confronto e uno scontro totali sarà  proprio la madre che vendicherà  un poco tutte le donne vittime della faciloneria e della spregiudicatezza del figlio libertino.

Un musicista, Luca Donini, porterà  in scena un sax, che farà  risuonare nella note acute e profonde: scelta non casuale, quella di uno strumento non filologico, non settecentesco, ma che proprio per questo puಠquasi staccare la storia dal palco, dandole il rilievo "assoluto" di cui ha bisogno.

Il sogno bambino di Casanova, infantile immagine di un eterno ritorno all'origine, e la diafana, seduttiva trasparenza delle donne solo sognate e non possedute saranno affidati all'interpretazione dei giovanissimi Linda Schifitto e Elena De Angeli.

 

Nelle foto: Luca Donini e un momento dello spettacolo

 

Marco Ferri

 

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