Nella baita Alpini lo spettacolo "Un s-cià²po e 'na bicicleta"
«La baita degli alpini apre le porte al teatro, con un originale evento sul tema della seconda guerra mondiale - dice l'assessore alla cultura Marco Taietta, che ha concesso il patrocinio all'iniziativa -. Abbiamo avuto modo di apprezzare questo spettacolo durante il SangiಠArtfestival ed ora gli alpini lo ripropongono alla popolazione».
Lo spettacolo, a entrata libera, è una narrazione teatrale dai toni leggeri, ricca di avventure, testimonianze e musica. I due fronti della guerra - quello a casa e quello in battaglia, durante la ritirata di Russia - sono raccontati attraverso aneddoti capaci di far sorridere e di smorzare la drammaticità di quei momenti.
«Ho ricostruito la storia di mio nonno, Ucillo Pomari (uno degli ultimi alpini reduci dalla ritirata dal Don, ndr), e della zia Mina, donna coraggiosa che riuscì a salvare il fratello prima che fosse deportato - spiega l'autore Marco Pomari -. Due filoni uniti nello stesso racconto, perchà© di storie così, durante la guerra, ce ne sono state tante: ora, a settant'anni di distanza, possiamo raccontarle sorridendo, senza mai abbandonare quella nota amara per tutto ciಠche è stato perso e con il rispetto verso chi, resistendo, ha perso la vita».
«Coloro che hanno fatto la ritirata di Russia, così come quelli che hanno vissuto la guerra a casa propria, non sono stati degli eroi, ma persone normali che hanno compiuto il proprio dovere - sottolinea Giampietro Ciocchetta, capogruppo degli alpini lupatotini -. Questo spettacolo, che viene allestito proprio poco tempo dopo la scomparsa di Tolmino Baroni, uno degli ultimi reduci del fronte russo, ci aiuterà a non dimenticare quanto è successo».