A Progressioni Sonore uno dei pi๠bei concerti dell'anno

Venerdì a Progressioni Sonore abbiamo assistito ad un evento indimenticabile. Come evidenziato da Giulio Brusati su L'Arena di oggi (leggi sotto e scarica il PDF) sul palco del Teatro Astra si sono esibiti due gruppi tecnicamente preparati e di grande impatto in uno dei concerti pi๠belli della stagione.
Un ringraziamento ai partecipanti, ai volontari delle associazioni Balder ed Artnove, ai Methodica ed ai Sycamore Age per la bella esibizione e per aver contribuito assieme agli spettatori alla causa di Annalisa.
Un ringraziamento anche all'assessore alla cultura Marco Taietta, per aver creduto in questa proposta 'impopolare', ma di altisssima qualità . Accanto alle sagre ed a concerti di maggior fruibilità , che anche noi organizzeremo, è un piacere condividere, assieme ad altri appassionati che sono venuti venerdì, l'idea di ritagliare un piccolo spazio per il coraggio e la sperimentazione.
Ass.Cult. BALDER

L'Arena
domenica 28 ottobre 2012 - SPETTACOLI - Pagina 67

SAN GIOVANNI LUPATOTO. Il gruppo aretino ha inaugurato con i Methodica la rassegna Progressioni sonore all´Astra
Sycamore Age, pulsa la musica

Mini sinfonie di impressionante bellezza e potenza. E al centro del palco una grancassa suonata da diversi componenti della band
Non ce ne vogliano i Methodica che hanno suonato per primi, e bene, l´altra sera, al teatro Astra di San Giovanni Lupatoto per la prima data della rassegna Progressioni sonore (presentavano il loro mini album Light my fire ispirato ai Doors) ma l´esibizione dei Sycamore Age che - nostra colpa, massima colpa - non conoscevamo per nulla, è stata una delle cose migliori che abbiamo sentito negli ultimi mesi, seconda solo all´esibizione dei Sigur Ros a Villafranca e di Leonard Cohen in Arena. Questo gruppo proveniente da Arezzo suona una musica potente e melodica, non riconducibile ad alcuna fonte precisa, al di fuori delle mode e del tempo.
Ci trovate la carica folk degli Arcade Fire, il lirismo di Jeff Buckley, la ricerca percussiva dei Can, le atmosfere bucoliche del folk britannico anni ´70 ma anche i cambi di tempo del prog, gli orizzonti epici delle composizioni stratificate dei Mogwai e dei suddetti Sigur! Ros.
Ma, in definitiva, i Sycamore Age fanno una musica propria e, specialmente dal vivo, offrono mini-sinfonie di impressionante bellezza. Ad ascoltare gli stessi brani su cd, infatti, ci si rende conto di quanto sia lontana l´incisione dalla potenza e dalla forza emotiva dei «live». Perchà© dal vivo il gruppo del quale fanno parte Francesco Chimenti, Davide Andreoni, Stefano Santoni (sì, meritano di essere nominati tutti), Giovanni Ferretti, Franco Pratesi, Samuel Angus McGehee e Nicola Mondani, oltre a costruire melodie potenti (con violino, theremin, tromba, bouzouki, sintetizzatori, piano elettrico e chitarre) ha nella sezione ritmica la vera arma. Contrabbasso, basso, batteria e varie percussioni costruiscono una base solidissima, un continuo battito che regge ogni composizione.
Non a caso al centro del palco c´è una grancassa, suonata da diversi componenti della band. C´è infatti un´aria trionfale, un gusto per la celebrazione ! del potere incantatorio della musica, una passione accecante c! he viene trasmessa al pubblico attraverso brani maestosi, giganteschi nella loro bellezza. Peccato che il pubblico in sala (a dispetto dell´ingresso gratuito e dell´intento benefico) fosse esiguo.
A chi è rimasto a casa, possiamo solo dire: ah, che vi siete persi!
G.Brusati

L'Arena 28 10 2012