Punti di vista di un vigile urbano

Ogni giorno che passa facendo questo lavoro, penso sia sempre pi๠difficile trovare comprensione o addirittura consenso sulla necessità  di punire chi viola le regole della circolazione stradale. Anche chi dice di essere d'accordo con il rigore sanzionatorio, in realtà  mente un po' a se stesso oltre che agli altri.

Non bastano morti e feriti sulle strade per convincere l'opinione pubblica nel suo complesso che anche attraverso la repressione si puಠrieducare la gente a non mettere a repentaglio la vita propria e degli altri.

Nella realtà , le sanzioni per le violazioni al codice della strada, specie se comminate dalle polizie municipali vengono vissute come una vera vessazione.

La sicurezza stradale, insomma, è discorso da salotti, dibattiti e pubblicazioni, ma non penetra nella quotidianità , in tutti i suoi aspetti, compresi quelli punitivi.

C'è un po' di schizofrenia diffusa, manifestata anche da comitati ed associazioni che oggi chiedono autovelox ovunque contro la velocità  killer, ed il giorno dopo equiparano le stesse macchine a delle "slot machines" per i comuni che ci speculano; ma a questo siamo abituati, perchà© fa parte della normale dialettica, seppure a volte un po' poco trasparente e corretta.

Ma da chi ha fatto della sicurezza stradale un dovere istituzionale, credo sia giusto aspettarsi coerenza e rigore formali, che sono anche l'unico modo per evitare disparità  e discriminazioni, a favore o contro qualcuno.

Chi fa il nostro mestiere lo sa bene e sa quanto sia difficile mantenersi stabili su solidi principi, evitando di scivolare in polemiche.

Chi fa il nostro mestiere, perà², legittimamente si aspetta che tutti quanti lavorino per la certezza del diritto e, attraverso il corretto utilizzo delle norme di legge, per la sicurezza stradale. Non possiamo neppure lontanamente sperare di poter tutelare l' Ordine e un diffuso senso di civiltà  se non ne saremo in prima persona i portatori, rispettando le regole di comune senso civico - in servizio come nella vita privata - siamo proprio noi che oggi giorno siamo chiamati a farlo rispettare.

Risulteranno considerazioni scontate ma esiste una serie di buone regole di condotta in servizio che , se non rispettate, non potranno che compromettere l'immagine del Corpo di appartenenza agli occhi del cittadino - e degli altri colleghi - e la fiducia che essi ripongono nella divisa che in molti indossano con orgoglio.

Non vi sono dubbi che la professione di Polizia sia complessa e densa di molteplici sfaccettature e criticità . Quali "operatori dell'ordine" siamo chiamati ad intervenire in situazioni difficilmente catalogabili in modo omogeneo; le tipologie di intervento che vengono attivate sul territorio sono di volta in volta anche molto differenti per tipologia, luogo, attori ed emozioni coinvolte.

Mantenere un giusto equilibrio fra quella che dovrebbe essere la funzione di controllo e repressione dei reati, ed una propensione favorevole nei confronti delle persone che, oltre a dover essere controllate vanno anche tutelate e difese, risulta uno dei compiti pi๠ardui. Anche la funzione di controllo e applicazione della legge, sarebbe lesiva se vista dalla prospettiva del suo trasgressore è volta alla tutela dello stesso oltre che a quella della collettività .

Sarebbe importante che tutti gli utenti capissero l'importanza della funzione di Polizia e di controllo del territorio, anche quand'essa venga a volte a "collidere" con il proprio vivere quotidiano per l'elevazione di un verbale: ogni piccola attività  di controllo, infatti, va a nutrire quell'ampio sistema di sicurezza che le Forze dell'Ordine sono chiamate a mantenere in vita.

Se il singolo irrispettoso di una regola potrà  risentirsi del provvedimento dell'Autorità , ne potranno d'altro canto beneficiare una molteplicità  di persone lese proprio dalla mancanza di rispetto della regola di quel singolo.

Altro "elemento di interferenza" che porta l'utente a male interpretare l'attività  di controllo, sempre nel caso che detto controllo vada a toccare la sua sfera personale, è una carenza di un senso di responsabilità  per le proprie azioni nella maggior parte della cittadinanza.

Classico è l'esempio di chi, sanzionato, vada a coinvolgere nella questione di merito, l'infrazione commessa, elementi del tutto estranei e tendenziosi volti ad alleggerire la propria colpa per conservare quello status, tanto caro ai pià¹, di perenne ragione anche di fronte all'evidenza dell'errore.

Si puಠdire che se "l'etica della sicurezza" è nutrita in primo luogo dal corretto operato delle Forze dell'Ordine a livello di condotta, buona gestione e forte senso del dovere, essa è anche parallelamente collegata e incentivata da un radicato senso civico e dunque un'etica che pi๠ampiamente vada a toccare tutta la cittadinanza ed intesa come cultura morale che obiettivamente, nel nostro Paese, è ancora molto carente: affinchà© si abbia un clima di ordine e solidarietà  collettiva, d'importanza primaria è certo l'etica applicata all'attività  di Polizia ma anche quella pubblica, che dovrebbe toccare la cittadinanza tutta.

Per quanto riguarda pi๠da vicino l'operato di tutte le Forze dell'Ordine, è valido il principio per cui l'Etica - intesa come saldi principi morali e senso del dovere - concorre a pieno titolo a preservare e migliorare l'immagine che il cittadino possiede delle Forze dell'Ordine. Preservare un'immagine positiva significa preservare e mantenere sempre validi principi quali l'educazione, la propensione all'ascolto delle necessità , un forte senso del dovere e la volontà  di migliorarsi sempre.

Credere nella propria professione è il primo e fondamentale passo per espletare un valido servizio nei confronti della collettività ; senza una buona spinta motivazionale, tutti gli sforzi compiuti saranno vanificati.


Ne va del lavoro scrupoloso e coscienzioso di chi si impegna affinchà© le regole vengano rispettate, in ogni sede e ad ogni livello giudiziario. Ne va della dignità  di chi, sulle strade, ogni giorno "ci mette la faccia" nel chiedere ai cittadini il rispetto del codice, applicando anche le dovute sanzioni.


Detto questo continuo a credere che il nostro sia uno dei lavori pi๠belli.

Mara