Proposta di legge per cambiare il Piano regionale dei rifiuti

"Fino all'approvazione del nuovo Piano regionale dei rifiuti è vietato il rilascio delle autorizzazioni per l'ampliamento e la riaccensione degli impianti di incenerimento esistenti e delle autorizzazioni per la realizzazione di nuovi impianti di incenerimento": è la richiesta pi๠importante avanzata da cinque Comuni, tra cui San Giovanni Lupatoto, nella proposta di legge presentata per cambiare l'attuale legge regionale sulla gestione dei rifiuti. Il Piano regionale dei rifiuti oggi in vigore risale al 2002 e descrive una situazione completamente diversa da quella odierna, con cifre e metodologie superate".

In sostanza, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, Zevio, Castel D'Azzano e Buttapietra si oppongono ancora una volta al raddoppio e riaccensione dell'inceneritore di Ca' del Bue. "Siamo determinati a fermare Ca' del Bue per il bene della popolazione, rifiutando qualsiasi tentativo di condizionamento, anche politico", ha spiegato il sindaco di San Giovanni Lupatoto Fabrizio Zerman assieme agli altri quattro primi cittadini.


E' la replica dei sindaci all'Agsm (l'ente che gestisce l'inceneritore) che - anzichà© valutare con ponderazione le ragioni dei primi cittadini che hanno marciato per ben due volte pacificamente in corteo, affiancati da 5000 persone a Verona - ha velocizzato l'iter burocratico rendendo pubblico il 23 novembre il progetto preliminare di Ca' del Bue.


I cinque sindaci, a cui altre amministrazioni comunali potrebbero aggiungersi, sostengono la riduzione dei rifiuti grazie alla raccolta differenziata domiciliare (porta a porta) e alla realizzazione di impianti di smaltimento adatti al riciclaggio e al riuso e sono contrari alla costruzione di inceneritori che mettano in pericolo la salute della cittadinanza.

"E' intollerabile che 44 dei 98 Comuni della provincia di Verona (compresi i nostri cinque territori) siano obbligati ad abbattere le immissioni inquinanti in atmosfera derivanti dalla viabilità  e dalle aree industriali - San Giovanni Lupatoto e Castel D'Azzano hanno valori quattro volte maggiori della media provinciale - ma siano costrette a subire le ulteriori immissioni inquinanti derivanti dall'inceneritore di Ca' del Bue che brucerà  1200 tonnellate di rifiuti al giorno: 600 tonnellate nei nuovi forni, le altre 600 tonnellate nei vecchi forni rimodernati", ha protestato Zerman.

"Le 1200 tonnellate di rifiuti al giorno dovranno per forza provenire anche da altre province, perchà© è evidente che - dicono i dati dell'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpav) - le sole 135 tonnellate al giorno prodotte nella provincia di Verona non basteranno. Se, in violazione del vigente piano regionale di gestione dei rifiuti e di quello della provincia di Verona, fossero portati a Ca' del Bue anche i rifiuti provenienti dalla provincia di Vicenza, la quantità  complessiva - Verona pi๠Vicenza - 236 tonnellate al giorno non basterebbe comunque al funzionamento dell'inceneritore", ha continuato il sindaco di San Giovanni Lupatoto.

"San Giovanni Lupatoto ha recentemente ricevuto il premio di "Comune Riciclone". Il riconoscimento è l'ulteriore conferma della validità  delle scelte dell'attuale amministrazione comunale che, per tutelare i lupatotini, ha prima avviato e poi potenziato la raccolta differenziata dei rifiuti che è superiore al 70 per cento e che, se applicata in tutto il Veronese, renderebbe inutile l'inceneritore di Ca' del Bue", ha puntualizzato Zerman.

"L'Associazione italiana di epidemiologia riferisce che lo smaltimento dei rifiuti provoca problemi ambientali, sociali, sanitari ed economici, tenuto conto anche delle preoccupazioni degli amministratori pubblici e delle popolazioni in prossimità  degli impianti di smaltimento stessi. L'istituto aggiunge anche che per prevenire quei problemi bisogna ridurre la produzione di rifiuti, effettuare la raccolta differenziata, il riciclaggio e il riuso dei materiali", ha aggiunto il sindaco di San Giovanni Lupatoto.