Oggi manifestiamo contro l'inceneritore di Cà  del Bue

Mai come adesso è fondamentale far sentire la nostra voce e ribadire tutto il nostro dissenso nei confronti di una modalità  di smaltimento dei rifiuti potenzialmente dannosa per la salute nostra e dei nostri figli.

Per cercare di ottenere una massiccia partecipazione all'evento, l'amministrazione metterà  a disposizione tre autobus gratuiti che partiranno alle ore 13.30 da Raldon (piazzale delle scuole medie), Pozzo (Piazza davanti alla Parrocchia) e dal capoluogo (Piazza Zinelli). Il Consiglio comunale invita tutti i cittadini a partecipare: è importante esserci. La partecipazione popolare puಠessere uno strumento per bloccare la riattivazione dell'inceneritore.

Per sensibilizzare tutti,verranno distribuiti volantini anche a San Michele,Borgo Roma e Palazzina, oltrechà© a San Giovanni, nel quale il Consiglio Comunale invita i cittadini ad aderire numerosi all'evento.

Con lo stesso intento è già  convocata una nuova riunione per lunedì 17 ottobre alle ore 20,30 in sala consiliare, alla quale sono stati invitati i presidenti di tutte le associazioni lupatotine. E' importante sensibilizzare tutte le realtà  lupatotine : le associazioni, le scuole,le parrocchie, i medici di base…

Solo con l'impegno e la partecipazione di tutti abbiamo la speranza di ottenere un risultato positivo. Per questo invito tutti i cittadini ad essere presenti.

Ricordo che, per Cà  del Bue è prevista l'installazione dei nuovi forni a griglia e la riattivazione dei vecchi forni a letto fluido, che bruceranno anche fanghi e rifiuti speciali. Purtroppo abbiamo la certezza che le tonnellate di rifiuti bruciate saranno 1.000 al giorno ! e questo per i prossimi 25 anni ! Avremo uno dei pi๠grossi inceneritori d' Italia, a 900 metri dalle case di via Porto ed a 1.500 da Piazza Umberto I.

Visto che tutti i comuni stanno gradualmente passando alla raccolta porta a porta dei rifiuti, la ditta che gestirà  l'inceneritore (per i prossimi 25 anni), dovrà  necessariamente procurarsi i rifiuti dalle altre regioni. In Veneto ci sono già  tre inceneritori attivi che talvolta perಠdevono comprare rifiuti da altre regioni perchà© i Veneti sono virtuosi nella raccolta differenziata (si brucia solo il secco).

Questo purtroppo candida Verona ad essere "la pattumiera del Veneto".

E le conseguenze peggiori le subiranno quei comuni situati nel raggio di 20 km dall'inceneritore (compresa Verona). Ci sono ormai molti studi scientifici che dimostrano il legame tra le nano particelle emesse dagli inceneritori e l' aumento dei casi di sarcoma nei cittadini che abitano nelle vicinanze. Ripeto l'invito:

partecipiamo numerosi al corteo di protesta. Se non ora, quando ?


Daniele Turella

Presidente Consiglio comunale di San Giovanni Lupatoto