San Giovanni Lupatoto comune solidale

 

Ancora una volta i lupatotini confermano di essere una delle popolazioni pi๠solidali del Veronese.


San Giovanni Lupatoto è stato recentemente premiato per essersi classificato al primo posto nel 2010 tra i Comuni scaligeri sia per la quantità  di abiti raccolti (96.560 chili) sia per il rapporto tra il materiale raccolto e il numero di residenti (4 chili per abitante) tra i paesi con pi๠di 10mila cittadini.


I due riconoscimenti sono stati consegnati all'assessore ai Servizi sociali Luciano Novarini da Humana Italia, che da tredici anni opera per sostenere progetti di sviluppo nel Sud del mondo grazie al materiale immagazzinato nei notissimi contenitori gialli collocati lungo strade e piazze. Anche l'anno scorso San Giovanni Lupatoto era stato premiato da Humana Italia.


La collaborazione anche con il Comune di San Giovanni Lupatoto ha permesso a Humana Italia di sostenere programmi di prevenzione dell'aids, malaria e di altre malattie letali, progetti di sostegno all'infanzia, di scolarizzazione di base e di accoglienza dei bambini di strada.


"Il Comune di San Giovanni Lupatoto, che ha appena ottenuto la denominazione di "CITTA" per la quantità  e qualità  dei servizi e delle infrastrutture, è tra i pi๠piccoli del Veronese quanto ad estensione territoriale (solo 19 chilometri quadrati), ma il terzo Comune per numero di residenti (circa 24.500 ed in continua crescita rispetto ai Comuni vicini). La densità  della popolazione è di 1290 abitanti per chilometro quadrato. San Giovanni Lupatoto ha il maggior numero di imprese manifatturiere (321) e di partite Iva in rapporto ai residenti della provincia scaligera. E' il Comune con la pi๠bassa percentuale di disoccupazione. Moltissime sono le associazioni di volontariato", ha spiegato Novarini nella sede di Humana Italia nel Bresciano.


"Siamo tra i pi๠virtuosi Comuni, nel panorama nazionale, nella raccolta differenziata dei rifiuti: il "porta a porta" ha raggiunto il 75 per cento della separazione. La lotta contro l'apertura del confinante inceneritore dei rifiuti di Ca' del Bue ha rafforzato la cultura ambientalista dei lupatotini. Se quasi nessun rifiuto finisse nelle discariche non avremmo alcun bisogno degli inceneritori", ha aggiunto Novarini.


"Prevenire la produzione di rifiuti è un'inderogabile necessità  per ridurre i costi di gestione dovuti al conferimento in discarica e all'organizzazione logistica della raccolta. Promuovere scelte di consumo a basso impatto ambientale, indicando e valorizzando soluzioni è determinante. Un esempio è la costruzione a San Giovanni Lupatoto di un impianto fotovoltaico, già  funzionante, di 1 megawatt su un'area di 25.000 metri quadrati, con la riduzione ogni giorno di 6.750 chilogrammi di anidride carbonica e di 15 chilogrammi di polveri sottili. E' evidente che termini e pratiche quali il riciclaggio ed il recupero sono vitali per la società ", ha concluso l'assessore ai Servizi sociali.