Aiutiamo Annalisa
Ci parla di Annalisa mamma Federica, che assieme al marito, lotta giorno per giorno per la sua bambina. Vivono con altri due figli a San Giovanni Lupatoto ed alla nascita di Annalisa hanno dovuto affrontare molte decisioni difficili. Non potendosi permettere una fisioterapista ed una baby sitter a tempo pieno, Federica ha lasciato il lavoro per dedicarsi alla figlia.
"In questi 2 anni e mezzo sono diventata la fisioterapista di mia figlia, facendole fare ginnastica quattro volte al giorno e stimolandola di continuo con musica, giochi, massaggi ecc... Grazie a questo intensissimo lavoro, Annalisa ha imparato ad usare occhi e orecchie e a decodificare gli stimoli visivi e sonori: riconosce persone ed oggetti, sorride, ride, gioca un po' con le manine, guarda Winnie The Pooh alla televisione. Rotola, non striscia, non gattona, non cammina, non parla, ma ha imparato a tenere su la testa e a stare seduta". Sembra poco, ma sono traguardi importanti e difficili da raggiungere per chi ha patologie di questo tipo. A fianco dei progressi perಠvi sono le forti crisi epilettiche, che comportano la somministrazione di farmaci dagli effetti collaterali pesantissimi. A maggio i genitori hanno portato la figlia in Israele, dove un professore russo ha messo a punto una terapia che promette di eliminare o ridurre moltissimo l'epilessia, ed il primo ciclo ha dato ottimi risultati. Annalisa continua anche la riabilitazione con le sedute previste e spesate dal Servizio Sanitario Nazionale, 3 alla settimana, insufficienti perಠper la sua grave situazione. La speranza è di portare Annalisa in strutture che attuano metodiche riabilitative all'avanguardia. Continua mamma Federica: "Tutto questo costa tanto, e da soli, con l'aiuto delle nostre famiglie e degli amici e di quanto rimborsa la Regione, non ce la possiamo fare. Per questo abbiamo creato il 'Comitato per Annalisa', chiedendo il patrocinio del comune di San Giovanni Lupatoto a garanzia della situazione, per raccogliere fondi destinati esclusivamente alle cure di cui Annalisa ha bisogno. Non è facile, creda, accettare l'idea di chiedere aiuto per i propri figli: i genitori vorrebbero essere in grado di dar loro la felicità e di risolvere qualsiasi loro problema. Purtroppo, se vogliamo fare tutto il possibile per Annalisa, dobbiamo chiedere aiuto".
A breve saranno comunicate le iniziative in favore di Annalisa.