Referendum: andiamo a votare

Il 12 e 13 giugno saremo chiamati alle urne per esprimere il nostro voto ed usufruire dell'importante mezzo di ‘democrazia diretta‘ che è il Referendum. Infatti il cittadino, in questo caso non è solo elettore, ma anche legislatore avente il diritto, costituzionalmente garantito, di proporre e votare direttamente le leggi. In questa occasione, il referendum sarà  di tipo abrogativo: ogni singolo cittadino esprimerà  la volontà  di abrogare (eliminare) la legge esistente (mettendo la croce sul sì) o lasciare le cose così come sono (mettendo la croce sul no). Questo diritto puಠessere vanificato dal quorum: se non si recherà  alle urne il 50% + 1 di tutti coloro che hanno il diritto di voto, il referendum non sarà  valido.

Molti sono i buoni motivi per recarsi alle urne e votare 4 Si, chiedendo che si fermi il nucleare, pericoloso e costoso, che l'acqua rimanga un bene di tutta la comunità  e non sia soggetta alle sole logiche del profitto, che la legge rimanga uguale per tutti, potenti o poveretti.

Ma il motivo fondamentale, che si scelga di votare SI o No, è di non delegare ad altri questo importante diritto. Siamo cittadini e vogliamo esprimerci. Ricordate Gaber? Libertà  è partecipazione.

 

Gino Fiocco - UDC Verso il Partito della Nazione

Maurizio Simonato - FLI