Progetto “Ri-comincio dal mio Comune”

Sei persone disoccupate potranno tornare a lavorare per la comunità lupatotina. Il Comune di San Giovanni Lupatoto si è infatti aggiudicato un finanziamento di 43.428,00 euro, partecipando al bando della Regione Veneto Pubblica Utilità e Cittadinanza Attiva, nell’ambito del PR FSE+ Veneto 2021-2027.

«Grazie all’ammissione del progetto “RI-COMINCIO dal mio Comune” - afferma l’assessore ai Servizi sociali ed alle politiche del lavoro Maurizio Simonato - il nostro Comune, in collaborazione con Un.I.Coop Veneto (Ente accreditato per i Servizi al Lavoro) e Milonga (Cooperativa Sociale), propone interventi individuali, costituiti da 520 ore, per la durata massima di sei mesi di lavoro presso una unità gestita dal Comune e da attività di orientamento e accompagnamento, finalizzati alla conoscenza di sé e alla ricerca attiva del lavoro».

Sono destinatari dell’intervento sei disoccupati di lunga durata, non percettori di ammortizzatori sociali e sprovvisti di trattamento pensionistico, oppure disoccupati svantaggiati e a rischio di esclusione sociale e povertà, residenti o domiciliati nel Comune di San Giovanni Lupatoto, con più di 30 anni di età.

Il Comune di San Giovanni Lupatoto cofinanza il progetto con 13.800 €, per un totale a 57.228 euro.

Le attività previste sono:

4 Servizi Bibliotecario: Attività accoglienza ed accesso da parte degli utenti (posti 1);

4 Assistenza anziani (non di tipo socio-assistenziale) e analisi delle esigenze (la persona coinvolta si occuperà di "assistenza" alla persona o al nucleo familiare in difficoltà: le attività saranno molto semplici e andranno dalla compagnia o all'accompagnamento per l'espletamento di attività quotidiane semplici come spesa, commissioni, ecc... (posti 1);

4 Servizi ambientali e di sviluppo del verde, progetti speciali in materia relativi alla tutela ed al benessere ambientale (posti 2);

-Servizio riordino archivio e recupero di lavori arretrati di tipo tecnico e amministrativo (posti 2).

Per candidarsi è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:

4 cittadinanza italiana, oppure di uno degli Stati appartenenti all'Unione Europea, oppure, nel caso di cittadino extracomunitario, titolare di regolare permesso di soggiorno che consenta lo svolgimento di attività lavorativa;

4 buona conoscenza della lingua italiana;

4 idoneità fisica all’espletamento della mansione da svolgere;

4 non essere attualmente destinatari di altri progetti finanziati dal PR FSE+ 2021-2027 o di altri progetti di politica attiva finanziati dalla Regione Veneto.

Per partecipare alla selezione il candidato dovrà presentare apposita domanda di partecipazione che, a pena di esclusione, deve obbligatoriamente contenere tutte le informazioni richieste ed essere completata della documentazione necessaria, compilando apposito modulo, da consegnare o far pervenire presso l'ufficio protocollo del Comune di San Giovanni Lupatoto, via Roma n. 18, 37057 San Giovanni Lupatoto (VR), o da inviare con mail certificata all'indirizzo: protocol.comune.sangiovannilupatoto.vr@pecveneto.it entro e non oltre le ore 13,00 del 30.06.2023.

La selezione dei candidati verrà svolta in collaborazione con i partner operativi del progetto, presso la sede comunale di via Roma n. 18, 37057 San Giovanni Lupatoto (VR), il giorno 14.07.2023 dalle ore 9,00.

Per maggiori informazioni: Comune di San Giovanni Lupatoto – ufficio servizi sociali mail servizisociali@comune.sangiovannilupatoto.vr.it – tel. 045 8290259 e sul sito del Comune al seguente link: https://www.comune.sangiovannilupatoto.vr.it/servizi/bandi/bandi_fase02.aspx?ID=4039

 

«Prosegue con questo importante progetto in collaborazione con la Regione l’impegno dell’amministrazione comunale per contrastare il disagio lavorativo – afferma l’assessore ai servizi sociali ed alle politiche del lavoro Maurizio Simonato -. Il lavoro, specie in un momento difficile come questo segnato da continue emergenze, è fondamentale per la dignità della persona e spesso la sua mancanza porta ad altre criticità, come ad esempio la perdita della casa, e quindi ad un forte disagio sociale. Con altre progettualità in questo campo, come ad esempio: lo Sportello Lavoro Comunale, il Patto Territoriale del Lavoro e le Borse Lavoro comunali, vorremo dare una risposta a chi si trova in stato di necessità senza però somministrare meri interventi assistenziali, ricorrendo invece all’inclusione attiva ed al senso di appartenenza alla nostra comunità».