QUANDO I BRUTTI E SPORCHI ERAVAMO NOI

Le polemiche suscitate in questi giorni dalla decisione degli organizzatori del festival di annullare il concerto del gruppo 99 Posse, sono veramente stomachevoli.

Abbiamo già  espresso il nostro parere sulla vicenda, dicendo che comprendevamo la decisione della municipalizzata di ritirare patrocinio e contributo, ma che noi, che tante volte siamo stati emarginati e limitati nell'esprimere le nostre idee, non potevamo impedire ad altri di esercitare quel diritto.

Se ammettiamo il principio che qualcuno possa sindacare il contenuto di una canzone o di un articolo o di un quadro, non facciamo altro che serrare ancora di pi๠le catene intorno alle nostre idee.

Dicevamo questo avendo ben presente nella memoria tanti episodi, ma uno in particolare: il concerto per ricordare Nicola Pasetto nel decennale della morte, il 29 marzo 2007.

Quel concerto che avemmo l'onore di promuovere, fu una esperienza militante bellissima, che vide persone di Alleanza Nazionale, Fiamma Tricolore, Forza Nuova ed altri gruppi di destra, collaborare per realizzare questo evento, senza voler esporre le proprie 'etichette'.

Facemmo regolare domanda sui moduli del Comune di Verona, prendemmo contatto con i dipendenti comunali che gestivano il teatro, seguimmo tutte le indicazioni. La pratica procedette regolarmente, tanto che facemmo, sempre accompagnati dai dipendenti comunali, vari sopralluoghi al teatro. Per questo sui manifesti e locandine del concerto stampammo come luogo dell'evento il Teatro Camplà²y (come potete vedere nell'immagine pubblicata). Se non ricoriamo male (qualche anno è passato) il 26 marzo, cioè tre giorni prima del concerto ci fu richiesta la lista degli interventi e dei gruppi che si sarebbero esibiti. Consegnammo immediatamente la lista (che non era prevista dai moduli del Comune) e il 27 ci fu comunicato che il teatro non sarrebbe pi๠stato concesso perchè «Non vogliamo renderci complici di apologia del fascismo» disse il vice sindaco di allora (giunta Zanotto).

Chiaramnte l'intento di questo diniego a due giorni dal concerto era quello di farlo saltare. Fortunatamente la caparbietà  non manca nel nostro ambiente e riuscimmo in un giorno, grazie all'aiuto di amici, a spostare in altro luogo il concerto, che si svolse regolarmente. L'incasso fu devoluto a Popoli per la costruzione di un ambulatorio in Birmania.

Per questo i piangistei odierni dei cari democratici ci appaiono inascoltabili. Dove erano in tante occasioni, compresa quella del Camploy, quando gli esclusi eravamo noi? Come pretendono di dare lezioni? State zitti ipocriti!

Detto questo, ribadiamo che chi ha conosciuto la vera emarginazione per le proprie idee, non puಠabbassarsi al livello di chi ci ha perseguitati. Non è la vendetta che perseguiamo, ma un mondo nuovo e migliore. E diverso dall'attuale.